NO.BODY – ILARIA BOCHICCHIO, JAY C LOHMANN

No.Body nasce come mostra itinerante. Un desiderio di espressione libera. Svincolati e autonomi, gli artisti, si affidano al loro gusto e alla loro ricerca per proporla senza filtro a un pubblico eterogeneo. Lavorano sul corpo come base per raccontare l’eros, analizzandolo con molteplici sfumature. Eros e Thanatos: pulsioni e istinti di vita e di morte. Il corpo come soggetto che assorbe la vita e gli stati d’animo.

Il principio delle pulsioni di piacere si pone a servizio delle pulsioni di morte”.

Ilaria Bochicchio, italiana, e Jay C Lohmann, americano, hanno scelto le città e i luoghi espositivi per autogestire la mostra, curando personalmente ogni dettaglio: dalla grafica per la comunicazione, alle idee di allestimento. Gli spazi diventano contenitori da “vestire”. La mostra è stata presentata in aprile a Roma allo spazio Make Make di via del Boschetto, a maggio a Milano presso la galleria gli eroici furori di via Melzo e a giugno a Catania presso l’atelier Ovunque di via Roccaforte.

L’esposizione che propongono è un’esperienza di sensi: dal visivo al mentale, per creare ai visitatori una fruizione pluri-sensoriale, un momento di reazione e di confronto. Mostrami Factory è il luogo ideale. L’immenso spazio, del quale gli artisti utilizzeranno il corpus centrale, dà un focus al percorso che si snoda lungo la “navata” fino a concludersi con la box in legno. Lo spazio regala un ampio respiro e il visitatore può sentire e vivere una fruizione a 360°. L’obiettivo è di realizzare una mostra visivamente pulita, lineare ma “iper-urbana” in linea con l’anima del luogo. Ilaria e Jay vogliono realizzare allestimenti che colgano l’essenza dei posti nel rispetto della “personalità” dello spazio a disposizione.

No.Body per Mostrami Factory occupa l’intero percorso centrale. Ad accogliere i visitatori, una scritta al neon “No.Body” indica l’ingresso all’esposizione che utilizza tutti i linguaggi dell’arte: dalla video art, alla performance live, alla pittura pura e materica fino all’espressione di installazioni simboliche.

Cosa accade, dove accade

#chambres i quadri materici di Ilaria Bochicchio, variano di misure, si “accumulano” in un muto dialogo. L’equilibrio è fondamentale. La percezione visiva è rilevante: i quadri sono poggiati su griglie, non c’è nessuna visione frontale, ma dall’alto verso il basso. Lo sguardo come un radar scannerizza le forme. Corpi che restano “ancorati” a terra, pesanti perché hanno accumulato vita.

Trasformazioni del corpo, inteso come luogo di memoria del tempo. I corpi raffigurati sono chiusi nelle loro stanze di colore, si muovono lenti con la pesantezza dell’abbandono. La “voracità” distrugge l’espressione descrittiva e sfocia nell’autocannibalismo delle forme. Queste mutazioni della realtà trasformano le masse, i segni e il gesto pittorico. Essi sono pieni di “carne”, composti di strati di colore annullato sotto l’involucro bianco.

I quattro quadri bianchi di Jay C Lohmann, raffigurano i corpi mistici di figure che rievocano l’ascesi, sono appoggiati a terra. Per osservare questi quattro grandi quadri, bisogna inginocchiarsi su degli inginocchiatoi posti sui quattro lati, simbolo di un momento di silenziosa contemplazione che rievoca il gesto religioso.

Attraverso la materia e la carne dei corpi di Ilaria Bochicchio, si arriva alla grande box in legno. All’interno “la nascita”: un uovo di struzzo dipinto di bianco è posto in una teca di vetro. Sullo sfondo il video proiettato rappresenta Jay C Lohmann che scrive su una moltitudine di uova “vergini”. Simbolo della vita che viene “incisa”.Rappresentazione del percorso che attraversa e segna ogni essere umano. Sul tetto della box una “pioggia” di sedie d’oro prive della seduta. L’oggetto ha perso la sua funzione, il gesto di sedersi è nullo. In bilico, sospese, le sedie simboleggiano “l’assenza”, la vita che non c’è più.

La performance live di Ilaria Bochicchio agisce sul busto di una donna, plasmato dal vivo con garze di gesso. Il corpo materico presente nelle stanze di colore #chambres, da corpo mentale si trasforma in corpo reale. Una musica accompagna la realizzazione del calco del corpo, che asciugandosi sarà la riproduzione della persona vivente.

In questa mostra il corpo è pretesto per raccontare, attraverso le suggestioni, quello che siamo: corpi asessuati, corpi erotici, corpi che vivono e subiscono metamorfosi. La pesantezza che i nostri corpi accumulano attraverso la bellezza e la bruttezza della vita. La forza dei sentimenti e delle nostre esperienze. La sala di decompressione nella box, dove l’uovo “della vita” nel video viene inciso di indelebili parole. Le sedie dell’assenza e la performance del corpo reale che diventa scultura. Tutto è motivo di riflessione e contemplazione con l’esigenza di contaminare uno spazio dal sapore industriale. Forza e delicatezza si scontrano in una danza infinita di vorticosi ritmi incessanti.

BIO

Ilaria Bochicchio ha 27 anni. Ha esposto in mostre collettive e personali a Milano, Roma e in Basilicata, sua regione di provenienza. Selezionata alla Young Artist Biennale, Milano 2015 “Mediterranea 17” Biennale con partecipazione europea. Lavora come illustratrice dal 2010. Dal 2011 ha iniziato a collaborare con il collettivo Mostrami, selezionata in diverse edizioni, ha esposto a
Milano e ha partecipato a diverse iniziative, eventi e performance. Il suo stile eclettico varia dalle illustrazioni dei quadri bianchi rossi neri, alla scultura, alla performance. Tutto in sintonia con il suo folle universo creativo. Da due anni, in parallelo all’illustrazione, si è focalizzata sulla ricerca pittorica che riguarda la corporeità realizzando 30 tele di formati diversi.

Jay C Lohmann è un artista “multi faceted”, che vive e lavora fra Milano e New York. Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in diversi Paesi.

INFO

No.Body
ILARIA BOCHICCHIO – JAY C LOHMANN
bipersonal exhibition
Mostrami Factory @Folli 50.0,
Via Egidio Folli 50, Milano
18 – 27 settembre 2015
Opening: 18 settembre Ore 19.00

www.ilariabochicchio.com
www.jayclohmann.com

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